null
PREMESSA

Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 87 del 05.05.2020 è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica redatto nel rispetto di quanto disposto dall’art.14 del D.P.R. n. 207/2010 e ss. mm. ii., giusto art. 216, comma 4 del D.Lgs. n. 50/2016, in ordine alla realizzazione dell’intervento di riqualificazione della diga foranea ad usi civici “Molo di Levante”, per un ammontare complessivo di € 600.000,00;
Con deliberazione di Giunta Comunale n.95 del 22/05/2020 veniva approvato il protocollo d’intesa
e sottoscritto in data 25/05/2020, dal Comune di Barletta e dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, finalizzato a favorire la realizzazione dell’intervento di riqualificazione del Molo di Levante;
All’art.5 “Erogazione del finanziamento” del citato protocollo d’intesa era riportato che: “L’erogazione del finanziamento avverrà per ratei in occasione degli stati di avanzamento dei lavori e dei relativi certificati di pagamento attestati dal RUP della stazione appaltante fino alla concorrenza della somma stanziata.”
Con nota prot. comunale n.34519 del 14.05.2020 è stata espressa valutazione favorevole dalla Capitaneria di Porto di Barletta;
L’intervento previsto dal progetto esecutivo in oggetto è relativo alla Riqualificazione per uso civico della Diga Foranea – “Molo di Levante” del porto di Barletta (BAT).

null
INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il “Molo di Levante” è attualmente amministrato dall’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Meridionale. Tale condizione ne limita la fruizione in quanto è disposta un’ordinanza della Capitaneria di Porto, di divieto di accesso ai non autorizzati. L’Amministrazione Comunale ha ottenuto in consegna l’area in cui è installato il Trabucco di Barletta ed ha effettuato il recupero dello stesso. Ad oggi seppur ultimati i lavori di recupero del suddetto manufatto, stante il divieto di accesso al Molo, è di fatto preclusa ogni possibilità di fruizione sia del Trabucco che dell’intero Molo. D’altra parte si riscontra che il Molo versa in condizioni di non accessibilità al pubblico anche in relazione allo stato dei luoghi dello stesso, alla mancanza di manutenzione e all’assenza di un parapetto anti-caduta e di un sistema d’illuminazione notturna.
Il presente progetto esecutivo definisce le opere necessarie per la riqualificazione del primo tratto del “Molo di Levante”, della lunghezza di circa 765 m, di cui circa 110 m di competenza dell’Amministrazione Comunale di Barletta e circa 655 m di competenza dell’Autorità di Sistema del Mare Adriatico, al fine di renderlo fruibile in condizioni di sicurezza.
Di seguito si riportano due stralci di ortofoto con individuazione del molo e dell’area d’intervento.

null
STATO DEI LUOGHI

Il “Molo di Levante”, o diga foranea, costituisce un’opera di sbarramento finalizzata alla protezione del porto di Barletta, attraverso lo smorzamento dell’intensità del moto ondoso.
La costruzione dello stesso è stata eseguita in pietra e cemento; il molo presenta un nucleo in pietrame, un masso di coronamento su due livelli e delle mantellate laterali.
L’area interessata dall’intervento è circoscritta nel piano di estradosso del masso di coronamento basso, che, allo stato attuale, presenta un piano carrabile costituito prevalentemente da stabilizzato.
L’area in oggetto è delimitata, da un lato, dalla mantellata interna al porto, dall’altro, dal piano superiore del masso di coronamento, e si estende per una lunghezza di circa 763,30 m.
La sezione del molo è variabile e in alcuni punti è interessata dalla presenza di slarghi.
Lungo diversi tratti il perimetro del masso di coronamento è delineato, al livello più basso, dunque verso l’interno del porto, da conci in pietra, mentre la parte alta del masso di coronamento è delimitata da un muro in conci di pietra sbozzata.

L’assenza di manutenzione ha determinato la scarnitura del manto carrabile con affioramento di massi e perdita di numerosi elementi lapidei che formavano le murature del masso di coronamento.
Tale condizione non consente la libera fruizione dell’area e la praticabilità degli spazi in condizioni di sicurezza, anche in relazione alla mancanza di una protezione anti-caduta e di un sistema di illuminazione notturna.
Inoltre non risulta garantito il superamento delle barriere architettoniche.

null
DESCRIZIONE DELL’ INTERVENTO

Il presente progetto definisce le opere necessarie per la riqualificazione del primo tratto del “Molo di Levante”, l’obiettivo è la riqualificazione del suddetto primo tratto del “Molo di Levante”, al fine di renderlo fruibile a tutti, in condizioni di sicurezza. Tale obiettivo si allinea con l’intervento di recupero già effettuato sul Trabucco e la rifunzionalizzazione dello stesso per uso pubblico, al fine di realizzare il “Museo del Mare diffuso”. Essendo tale manufatto collocato sulla Diga Foranea, a circa 500 m dalla radice del Porto, si rende indispensabile la riqualificazione dell’intero percorso.

Gli interventi previsti devono tendere a riqualificare l’opera garantendone la pubblica fruibilità, quindi a conseguire l’agibilità per estendere la passeggiata nella totale sicurezza degli avventori, includendo un’area per il transito dei mezzi di soccorso e di manutenzione, lungo il percorso riqualificato.

Nello specifico, gli interventi previsti sono i seguenti:

  1. risarcitura degli elementi lapidei mancanti del masso di coronamento attraverso l’eventuale rimozione di elementi incoerenti e il ricollocamento di conci in pietra sbozzata proveniente dalle cave di Trani o Bisceglie, di dimensioni analoghe alle preesistenti, posate con malta cementizia a base di pozzolanico;
  2. realizzazione di un doppio ordine di viabilità: una più “rapida” attraverso la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale a doppio senso di marcia, della sezione di 2,50 m, ed una più “lenta”, di sezione variabile, rivolta verso l’interno del porto, riservata alla passeggiata e alla sosta;
  3. pavimentazione dell’intero tratto di progetto mediante l’utilizzo di materiali drenanti e compatibili con il contesto paesaggistico di riferimento;
  4. installazione di parapetto anti-caduta verso il lato interno del porto, ancorato nel piano del masso di coronamento e integrato con la struttura dello stesso, con varchi in corrispondenza delle scalette di accesso;
  5. installazione di un sistema di illuminazione costituito da tre tipologie di corpi illuminanti: faretti segnapasso e pali di altezza 3,20 m lungo il molo, e un corpo illuminante costituito da 3 pali di altezza 7,00 – 10,00 – 12,00 m posto all’inizio del tratto oggetto d’intervento;
  6. dotazione di elementi di arredo urbano, quali panchine, cestini portarifiuti e rastrelliera portabiciclette;
  7. realizzazione di una piazza attrezzata nello slargo all’ingresso del molo, attualmente asfaltato e adibito alla sosta delle autovetture, che, riqualificando l’area dal punto di vista estetico e funzionale, rappresenti un invito alla sosta e alla fruizione del molo. I posti auto sottratti saranno dislocati a margine della carreggiata e dunque regolarizzati.

Si riportano di seguito alcuni foto inserimenti di progetto (vista sulla piazza, vista sul molo all’altezza del Trabucco e vista su uno slargo lungo il molo).

Il presente progetto riguarda come già descritto in precedenza un’area della lunghezza di circa 765 m, di cui circa 110 m di competenza dell’Amministrazione Comunale di Barletta e circa 655 m di competenza dell’Autorità di Sistema del Mare Adriatico, al fine di renderlo fruibile in condizioni di sicurezza.
Dall’analisi dei luoghi non si riscontrano interferenze delle reti aeree e sotterranee con i nuovi manufatti e pertanto il progetto non prevede interventi in merito alla risoluzione delle interferenze.

null
I MATERIALI

Tra gli obiettivi che hanno orientato le scelte progettuali vi è quello di lasciare il suolo quanto più permeabile possibile. Tale finalità si riflette nella scelta dei materiali.

Per il percorso ciclo-pedonale di sezione 2,50 m è stata scelta una pavimentazione in terra stabilizzata tipo STABILSANA che, oltre ad avere un aspetto estetico assolutamente naturale e molteplici possibilità di finitura superficiale, garantisce un’azione drenante, consente di avere una superficie resistente agli agenti atmosferici e presenta buone caratteristiche di elasticità e resistenza alla compressione, grazie alla mancata esigenza di realizzare giunti di dilatazione nella pavimentazione finita.
Inoltre, rispetto alle pavimentazioni in sola terra battuta, presenta il vantaggio di non creare eccessiva formazione di polvere, non ha crescita erbosa, sopporta e distribuisce meglio i carichi in movimento ed evita la formazione di buche e fango durante i periodi di pioggia.
Tale pavimentazione è carrabile e risponde all’esigenza di garantire un’area per il transito dei mezzi di soccorso e di manutenzione.

Le restanti aree, riservate ad una fruizione più “lenta” del molo, alla passeggiata e alla sosta, saranno pavimentate con basole di pietra locale. La stessa tipologia di pavimentazione sarà realizzata per la bordura di 80 cm prevista tra il percorso ciclo-pedonale ed il muro in conci di pietra di delimitazione della parte alta del masso di coronamento.

Per quanto riguarda le delimitazioni si è scelto, dato il contesto naturalistico, di utilizzare dei cordoli in legno di conifera che fungano da delimitazione tra le aree in terra stabilizzata e le aree pavimentate con basolato in pietra.

Il parapetto sarà costituito da una ringhiera in ferro di altezza 1,10 m, realizzata con elementi tubolari orizzontali intervallati da elementi verticali di forma triangolare, posti ad un passo di 1,50 m, secondo i disegni di progetto.

null
L' ARREDO URBANO

Al fine di potenziare ed incentivare la fruizione del molo, l’area sarà dotata di illuminazione ed attrezzata con elementi di arredo urbano quali panchine e cestini portarifiuti.

Le panchine monoblocco di dimensione 250 x 50 x 50(h) cm saranno realizzate in calcestruzzo con finitura sabbiata su tutte le superfici ad eccezione della seduta, lisciata, con trattamento esterno antidegrado.

L’illuminazione sarà garantita da tre tipologie di corpi illuminanti:

  1. faretti segnapasso da incasso a pavimento (del tipo Heitronic) dislocati per tutta la lunghezza del tratto di molo interessato dall’intervento, dal lato rivolto verso l’interno del porto. Questi saranno disposti ad un interasse di 6,00 m;
  2. corpi illuminanti su palo di sez. 16×16 cm, h 3,20 m (del tipo STIL Lombardo) dislocati per tutta la lunghezza del tratto di molo interessato dall’intervento, dal lato rivolto verso l’esterno del porto. Questi saranno disposti ad un interasse di 6,00 m, lungo la fascia di 80 cm pavimentata in basole, prevista tra il percorso ciclopedonale ed il muro in conci di pietra di delimitazione della parte alta del masso di coronamento.
  3. corpo illuminante costituito da 3 pali in acciaio a sezione tronco-conica di h 7, 10, 12 m (del tipo OROBIA – CILENTO) posto all’inizio dell’area d’intervento.

Lungo il molo saranno, inoltre, dislocati dei cestini portarifiuti in acciaio zincato verniciato, per la raccolta differenziata e tre rastrelliere per le biciclette.

null
BARRIERE ARCHITETTONICHE

Non vi sono particolari problematiche connesse al superamento delle barriere architettoniche in relazione all’andamento plano altimetrico dell’area, dal momento che l’area di progetto non presenta salti di quota, sviluppandosi in piano.
In ogni caso, particolare attenzione è stata volta a garantire una mobilità autonoma e sicura agli ipovedenti. Il parapetto, che sarà realizzato per tutta la lunghezza del tratto di molo interessato dall’intervento, oltre a costituire una protezione anti-caduta, rappresenterà una guida continua, idonea a consentire a non vedenti e ipovedenti “l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo”, così come prescritto dalla normativa vigente (D.P.R. 503/1996, D.M. 236/1989, D.P.R. 380/2001).
Un’ulteriore guida lineare e continua, in questo caso percepibile al calpestio, sarà rappresentata dal giunto relativo all’accostamento tra la pavimentazione in pietra e quella in stabilizzato.